Digiuno intermittente: l’esperienza della nostra fondatrice Carlotta Gagna
Buongiorno a tutte!
Sono Carlotta Gagna, fondatrice di Traininpink.
Molte di voi mi scrivono quotidianamente per avere una mia opinione in merito al digiuno intermittente quindi ho pensato di scrivere questo articolo.
Tutte le opinioni che leggerete qui sono frutto dei miei studi e della mia esperienza personale.
Consultate sempre il vostro medico o nutrizionista prima di cambiare il vostro regime alimentare.
Vediamo insieme la mia esperienza e tutto ciò che c'è da sapere!
Cos’è il digiuno intermittente?
Come ho sempre detto nel corso degli anni, il digiuno intermittente non è una dieta ma un modo di organizzare i pasti nel corso della giornata.
Seguire il digiuno intermittente non significa quindi mangiare determinati cibi, ma (non) mangiare in momenti specifici della giornata.
La formula più conosciuta è la 16/8: si concentrano i pasti in 8 ore mentre non si mangia nelle rimanenti 16 ore.
Le versioni più “light” sono la 14/10 (14 ore digiuno, 10 cibo) o la 12/12 (12 ore digiuno, 12 ore cibo).
Il digiuno intermittente fa dimagrire?
Dipende: se oltre a praticare il digiuno non riducete anche l'apporto calorico giornaliero, questa pratica, da sola, non vi porterà a perdere peso.
Detto questo, molte persone riferiscono di essere dimagrite solo grazie al digiuno intermittente. Perché?
Ci sono 2 ragioni principali, che sono conseguenze indirette del digiuno:
- Fai spesso snack fuori pasto (es. dolcetto prima di dormire, biscotti mentre davanti alla tv la sera, etc.): andare a ridurre il tempo in cui si mangia andrà a eliminare di fatto questi pasti e quindi indirettamente a farci consumare meno calorie (e, di conseguenza, dimagrire);
- Dopo un periodo iniziale di adattamento, è molto frequente che con il digiuno si avverta meno fame nel corso della giornata, sopratutto fuori pasto, con la (ovvia) conseguenza che si consumeranno meno calorie (e quindi…si dimagrisce).
Quali sono i principali benefici del digiuno intermittente secondo la scienza?
- Miglioramento della salute celebrale, in particolare migliore memoria e concentrazione
- Riduzione dell’infiammazione corporea - lo si nota esteriormente di solito con una pelle con meno imperfezioni e pancia meno gonfia
- Stabilizzazione del livello di glucosio nel sangue - vi spiego dopo cosa significa e cosa comporta
- Promozione dei meccanismi di ricambio delle cellule, con conseguenti benefici sulla prevenzione dell’invecchiamento. Questo non significa solo pelle più giovane e meno rughe, ma sopratutto rischio ridotto di malattie cardiovascolari, tumori, Alzheimer e Parkinson.
Fonti: Fondazione Umberto Veronesi, AIRC, Harvard Medical School, Università della California di Los Angeles.
Quali sono i potenziali effetti indesiderati? Lo possono fare tutti?
Sopratutto all’inizio, gli effetti indesiderati più comuni sono fame (scommetto che questo non te l’aspettavi), irritabilità, sbalzi d'umore e mancanza di concentrazione durante le ore di digiuno. Solitamente, questi effetti indesiderati scompaiono dopo un mese.
Il digiuno intermittente è sconsigliato solitamente a chi:
- Soffre di gastrite e/o colon irritabile;
- È incinta o sta allattando;
- È diabetica ed è sotto insulina;
- Soffre di disturbi alimentari.
È sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista prima di iniziare il digiuno intermittente.
Io lo pratico?
Sì, pratico la versione 16/8 (8 ore in cui si mangia e 16 ore di digiuno) per 2 ragioni principali:
1. La mattina fino al primo pomeriggio giro video di allenamento: in passato quando mangiavo prima di girare video al mattino mi sentivo meno concentrata, più gonfia e con meno resistenza. Spostando il primo pasto nel primo pomeriggio mi sento fisicamente e mentalmente meglio.
2. Netto miglioramento dei livelli di glucosio nel sangue: da persona insulino-resistente questo è un aspetto molto importante. Avendo livelli di zucchero più stabili posso ridurre notevolmente il rischio di diabete in futuro.
Non solo.
A me personalmente la glicemia alta ha sempre portato forti cerchi alla testa, palpitazioni/ansia e sonnolenza.
Stabilizzando i livelli di glucosio nel sangue riesco ad evitare questi fastidiosi effetti collaterali, sentendomi quindi molto meglio.
Considera infine che, spesso, livelli più stabili di glucosio nel sangue possono ridurre la fame emotiva.
Come organizzare il digiuno intermittente?
- Durante la giornata: potete scegliere di finire di mangiare prima o iniziare di mangiare più tardi il giorno successivo - io ad esempio scelgo la seconda soluzione perchè si adatta meglio alla mia routine;
- Durante la settimana: potete farlo tutti i giorni o solo alcuni giorni - personalmente ritengo che seguirlo tutti i giorni risulti più semplice passata la fase di adattamento iniziale. Valutate con un professionista la strategia più adatta a voi.
Quindi lo consigli?
Personalmente ho notato molti benefici da quando lo pratico e funziona bene con la mia routine.
Può essere scomodo o non praticabile per alcune, sopratutto se non si ha il controllo su quando puoi/non puoi mangiare per via del lavoro, studio e/o della famiglia. Per altre gli effetti indesiderati possono essere intollerabili.
Come sempre, ragionate con la vostra testa (e con l’aiuto di un professionista) per capire se è una cosa che potrebbe funzionare per voi o meno.
Il digiuno intermittente fa parte del protocollo di Pilates Linfodrenante, l’esclusivo Pilates di Traininpink dedicato alla diminuzione della ritenzione idrica, del gonfiore e volto a contrastare lipedema e linfedema.
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Un grande abbraccio e alla prossima!
Carlotta